Scongiurati i 60 esuberi annunciati da Stone Italiana per le sue sedi di Zimella (Verona) e Villesse (Gorizia). Si procederà invece alla cassa integrazione per crisi per dodici mesi. L'importante risultato è stato raggiunto ieri, 8 agosto, in un incontro al ministero del Lavoro al quale hanno partecipato i sindacati nazionali e territoriali di Filca Cisl e Fillea Cgil.
“Si tratta di un risultato importante per il quale abbiamo lottato con impegno e pervicacia – spiegano i sindacati – e che ci consente di evitare il dimezzamento della forza lavoro impiegata presso le due sedi dell'azienda, che conta in totale 123 dipendenti. Riteniamo inoltre positivo aver ottenuto una integrazione al reddito a carico della azienda per i lavoratori in cassa integrazione, e che attraverso un incontro mensile con le Rsu e con i sindacati sarà possibile monitorare la cassa e verificarne i criteri di applicazione. Siamo certi – concludono Filca e Fillea – che l'azienda utilizzerà questo anno per rilanciare la sua attività, grazie anche alla partecipazione dei lavoratori.
La Stone Italiana produce marmo e quarzo; fino a 10 anni fa aveva un fatturato di 43 milioni di euro, poi letteralmente decimato per la pesante crisi del settore.
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