Alle 17,30 di venerdì 20 settembre, al teatro Apollo di Lecce va in scena l'inaugurazione della sesta edizione delle Giornate del lavoro della Cgil. Prima, in mattinata, ci sarà un'anticipazione con un'iniziativa organizzata dallo Spi sulla previdenza, mentre lunedì 16 e giovedì 18 ci sono già state due tappe, una a Bologna e una a Roma. “È tutto pronto. Siamo per il quarto anno consecutivo a Lecce, ed è un onore ospitare un evento di una portata simile, che per la nostra città rappresenta un'opportunità molto importante”. A dirlo, ai microfoni di RadioArticolo1 è Valentina Fragassi, segretaria della Camera del lavoro metropolitana di Lecce.
SPECIALE GIORNATE DEL LAVORO | IL PROGRAMMA
“C'è grande fermento, come ogni anno – continua –. La città intende partecipare, anche perché soffre ancora moltissimo di una crisi economica pesante. I cittadini, infatti, colgono le Giornate del lavoro come un'opportunità per crescere e per partecipare sui temi più importanti del Paese”. I numeri, d'altronde, “sono impressionanti”, “con 47 ospiti, oltre 800 compagni della Cgil che verranno da tutta Italia. Ci saranno 2.000 pernottamenti per le tre giornate, 21 ristoranti convenzionati”. La città, insomma, “partecipa a pieno titolo” a un appuntamento “tra i più importanti per l'indotto economico di Lecce”.
Il titolo della tre giorni di quest'anno è "il cambiamento è". “Il tema – spiega Fragassi – lo abbiamo scelto in un periodo in cui non immaginavamo quello che sarebbe successo in Italia in seguito, con la caduta del governo giallo-verde e la nascita del Conte bis. Il segretario generale Maurizio Landini, a Bari, ha chiuso l'ultimo congresso della Cgil dicendo: ‘noi siamo il sindacato del cambiamento’. Ed è proprio quella l'idea, vogliamo davvero cambiare in meglio la nostra società e partecipare a questa trasformazione”. Per Fragassi, la Cgil lo dimostra giorno dopo giorno, e “in maniera forte e unitaria”, insieme a Cisl e Uil, “dando una risposta chiara a chi per anni ha cavalcato il tema della disintermediazione”. Oggi, però, c'è l'opportunità “di riprendere un dialogo con il governo, di cui si sente estremamente bisogno per dare risposte ai problemi di lavoratori, pensionati e tutti i cittadini di questo Paese”.
La presenza a Lecce del capo del governo e di tre ministri, infatti, “è lì a dimostrare che nei fatti c'è ora un dialogo. Durante il recente incontro tra il presidente del Consiglio e i segretari di Cgil, Cisl e Uil è arrivato infatti un appello ad aiutare insieme la società ad evolversi”. Per questo “le Giornate del lavoro quest'anno possono trasformarsi in una prova di dialogo condiviso su una nuova società, più equa e inclusiva. Una società che rifiuti la logica del ‘prima noi’, e che ricalchi al meglio i nostri valori costituzionali”. Una società, insomma, che cambia “perché mette al centro il lavoro”, e “riscopre un linguaggio di rispetto e di tolleranza”. “Siamo stanchi di essere percepiti in Europa e nel mondo come la culla della nuova xenofobia. Non ce lo meritiamo”.
“La classe dirigente di questo Paese – conclude Fragassi – ha bisogno di stringere un patto forte con le parti sociali e con i cittadini. Bisogna insomma creare un clima di speranza. Oggi, con le Giornate del lavoro, diciamo a tutta l'Italia che o si cresce tutti insieme o non si cresce affatto. Chi vuole un'Italia a più velocità non fa il bene del Paese. Per farlo serve una politica che guardi oltre le campagne elettorali”.