Esteri
Grecia: sgomberata la sede della ex tv di Stato
di rassegna.it 07 novembre 2013 ore 09.52
La polizia antisommossa ha evacuato gli studi della Ert, occupati dagli ex dipendenti. E domani ad Atene torna la troika, che chiede nuovi licenziamenti e la chiusura di altre tre aziende pubbliche

La polizia antisommossa greca ha evacuato questa mattina (7 novembre) la sede dell'emittente radiotelevisiva nazionale ERT, chiusa a giugno dal governo ellenico ed occupata dai suoi ex dipendenti. Stando a quanto si legge sui siti dei media locali, le unità di polizia hanno chiesto agli ex dipendenti che stavano trasmettendo dalla sede dell'ERT di lasciare l'edificio nel quartiere periferico di Agia Paraskevi.
"La battaglia per la democrazia e la giustizia sociale che i dipendenti di ERT hanno combattuto per oltre 4 mesi ha raggiunto il suo culmine", si leggeva su un messaggio sulla pagina Facebook in cui gli ex dipendenti dell'emittente chiedevano solidarietà. Quattro di loro sarebbero stati fermati dalla polizia per essere ascoltati, ma sono stati poi rilasciati. Per il portavoce del governo, Simos Kedikoglou, l'operazione ha segnato "la fine di un'occupazione illegale". "Le autorità hanno applicato la legge", ha dichiarato.
Intanto, all'apice delle tensioni nella sede della ex tv di Stato, domani è in programma un nuovo sopralluogo della troika. I tedeschi Matthias Mors e Clauss Mazuch e il danese Paul Tomsen, ritorneranno domani nel Paese ellenico per riprendere le trattative sulle questioni in sospeso del piano di risanamento dell'economia greca.
In particolare, al centro della trattativa c'è lo spinoso nodo dei licenziamenti nel settore pubblico e quello del risanamento delle tre imprese a partecipazione statale, la Eas (sistemi di difesa), l'Elvo (autovetture) e la Larco (miniere e siderurgia), sulle quali la troika insiste che si tratta di industrie economicamente non sostenibili e quindi da chiudere.
Inoltre, si discuterà delle richieste del governo greco che riguardano la riduzione della tassa speciale sul consumo del gasolio e del gas naturale oltre che il mantenimento dell'Iva sui ristoranti e i prodotti di ristorazione al 13%. La delegazione della troika, dopo l'incontro di martedì con il ministro delle Finanze Yannis Sturnaras e quello del Lavoro Yannis Vroutsis, aveva chiesto tempo per esaminare i dati ricevuti.
"La battaglia per la democrazia e la giustizia sociale che i dipendenti di ERT hanno combattuto per oltre 4 mesi ha raggiunto il suo culmine", si leggeva su un messaggio sulla pagina Facebook in cui gli ex dipendenti dell'emittente chiedevano solidarietà. Quattro di loro sarebbero stati fermati dalla polizia per essere ascoltati, ma sono stati poi rilasciati. Per il portavoce del governo, Simos Kedikoglou, l'operazione ha segnato "la fine di un'occupazione illegale". "Le autorità hanno applicato la legge", ha dichiarato.
Intanto, all'apice delle tensioni nella sede della ex tv di Stato, domani è in programma un nuovo sopralluogo della troika. I tedeschi Matthias Mors e Clauss Mazuch e il danese Paul Tomsen, ritorneranno domani nel Paese ellenico per riprendere le trattative sulle questioni in sospeso del piano di risanamento dell'economia greca.
In particolare, al centro della trattativa c'è lo spinoso nodo dei licenziamenti nel settore pubblico e quello del risanamento delle tre imprese a partecipazione statale, la Eas (sistemi di difesa), l'Elvo (autovetture) e la Larco (miniere e siderurgia), sulle quali la troika insiste che si tratta di industrie economicamente non sostenibili e quindi da chiudere.
Inoltre, si discuterà delle richieste del governo greco che riguardano la riduzione della tassa speciale sul consumo del gasolio e del gas naturale oltre che il mantenimento dell'Iva sui ristoranti e i prodotti di ristorazione al 13%. La delegazione della troika, dopo l'incontro di martedì con il ministro delle Finanze Yannis Sturnaras e quello del Lavoro Yannis Vroutsis, aveva chiesto tempo per esaminare i dati ricevuti.
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