Politica
Governo Monti al via: Ici, Iva e lotta all'evasione
di rassegna.it 21 novembre 2011 ore 10.14
Dovrebbero essere questi i primi provvedimenti del nuovo esecutivo che oggi riunirà il consiglio dei ministri. Subito dopo potrebbe arrivare la riforma delle pensioni. Ma la Cgil chiede equità: prima di tutto ci vuole la patrimoniale

Ici, Iva e lotta all'evasione fiscale: dovrebbe partire da qui l'azione del Governo Monti che oggi avvia davvero la sua azione politica con il primo consiglio dei ministri. Subito questo primo pacchetto - da varare forse già venerdì o al più tardi subito dopo la riunione dell'Eurogruppo e dell'Ecofin del 28-29 novembre - dovrebbe invece arrivare la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, passando per un serrato confronto con sindacati e imprese. Sullo sfondo la patrimoniale, sulla quale però c'è l'opposizione intrasingente di Berlusconi e del Pdl.
Per quanto riguarda l'Ici, le modifiche, che partirebbero innanzitutto da una revisione dei valori catastali, potrebbero arrivare nel contesto dell'Imu, la nuova imposta municipale che scatta dal 2014. Non è esclusa anche l'ipotesi di una patrimoniale sugli immobili.
Tra le altre misure allo studio del Governo c'è anche un tetto più basso ai pagamenti con i contanti, un'abitudine ancora molto radicata in Italia. Per combattere l'evasione fiscale si sta valutando di abbassare l'attuale soglia da 2.500 euro a 500-350 euro, al di sopra della quale non si potranno usare le banconote. Misura accompagnata dall'eliminazione delle commissioni sull'uso delle carte di credito. Una misura, questa, che ha incontrato subito il favore della Cgil: “Il primo strumento per combattere l'evasione fiscale è proprio questo – ha dichiarato ieri il segretario generale Susanna Camusso - abbassare di molto la tracciabilità del denaro contante”.
Altra ipotesi, come detto, è un aumento dell'Iva, dal 21 al 23% e delle accise sulla benzina e su gas e gasolio da riscaldamento. Ma questa misura, naturalmente depressiva per i consumi, andrebbe compensata da una riduzione delle tasse sul lavoro, riducendo la prima aliquota Irpef e il costo del lavoro che appesantisce le aziende facendo leva sull'Irap.
Sempre in materia di lavoro, per venire incontro alle richieste europee (nella lettera di quest'estate la Bce chiedeva “una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento”) si pensa al modo per rendere più facili i tagli del personale e allo spostamento del baricentro della contrattazione verso i luoghi di lavoro.
Oltre a questo, si prevede un nuovo pacchetto di tagli alla spesa, a cominciare da una 'spending review' del Fondo unico della Presidenza del consiglio, un'accelerazione delle liberalizzazioni e un piano infrastrutture con una maggiore partecipazione dei capitali privati.
Dal fronte Cgil arriva un richiamo a stabilire con equità le vere priorità del Paese: “Al Governo chiediamo già oggi la patrimoniale sulle grandi ricchezze per riportare l'equità nel Paese”, ha affermato il segretario generale Susanna Camusso alla vigilia del Consiglio dei Ministri. Camusso ha anche sottolineato che "il punto di partenza per fare cassa non possono essere né l'Ici né le pensioni". E' necessario invece, ha detto il segretario generale della Cgil, "tornare finalmente a una seria politica industriale. Servono inoltre il contrasto della precarietà sul lavoro e la tassazione delle transazioni finanziarie". Per la Camusso, inoltre, "Ci sono troppe Opa su questo governo'.
In un'intervista al Corriere della Sera, invece, Raffaele Bonanni chiede “un patto tra governo e parti sociali”, e di preparare “assieme le misure economiche che servono all'Italia'. 'Monti – afferma il segretario generale della Cisl - ha detto che, nel rispetto delle indicazioni dell'Europa, varerà provvedimenti con rigore ed equità. L'unico modo è un patto con le parti sociali, che esercitano rappresentanze reali. Per evitare veti e balletti. Il governo Ciampi prese questa strada, con successo”.
Intanto prova a rimettersi in moto la politica. Silvio Berlusconi rilascia un'intervista al Corriere della Sera in cui apre a qualcosa di “simile all'Ici” e concede all'esecutivo una garanzia di vita fino a fine legislatura. Dal Pd Rosy Bindi ribadisce leale appoggio per un anno e mezzo. Al contrario la Lega, unica forza di opposizione al Governo Monti, torna all'attacco con l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni: “Mi sembra che l'esordio sia per ora solo nuove tasse, aumento dell'Iva di due punti, la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa (un orrore, non so come Pdl possa votare una cosa del genere) la patrimoniale, soprattutto le pensioni. Un modo per fare cassa ora diventa la bandiera del nuovo esecutivo. Se queste sono le misure bisogna fare un'opposizione dura e la Lega si prepara a fare questo contro misure ingiuste”.
Per quanto riguarda l'Ici, le modifiche, che partirebbero innanzitutto da una revisione dei valori catastali, potrebbero arrivare nel contesto dell'Imu, la nuova imposta municipale che scatta dal 2014. Non è esclusa anche l'ipotesi di una patrimoniale sugli immobili.
Tra le altre misure allo studio del Governo c'è anche un tetto più basso ai pagamenti con i contanti, un'abitudine ancora molto radicata in Italia. Per combattere l'evasione fiscale si sta valutando di abbassare l'attuale soglia da 2.500 euro a 500-350 euro, al di sopra della quale non si potranno usare le banconote. Misura accompagnata dall'eliminazione delle commissioni sull'uso delle carte di credito. Una misura, questa, che ha incontrato subito il favore della Cgil: “Il primo strumento per combattere l'evasione fiscale è proprio questo – ha dichiarato ieri il segretario generale Susanna Camusso - abbassare di molto la tracciabilità del denaro contante”.
Altra ipotesi, come detto, è un aumento dell'Iva, dal 21 al 23% e delle accise sulla benzina e su gas e gasolio da riscaldamento. Ma questa misura, naturalmente depressiva per i consumi, andrebbe compensata da una riduzione delle tasse sul lavoro, riducendo la prima aliquota Irpef e il costo del lavoro che appesantisce le aziende facendo leva sull'Irap.
Sempre in materia di lavoro, per venire incontro alle richieste europee (nella lettera di quest'estate la Bce chiedeva “una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento”) si pensa al modo per rendere più facili i tagli del personale e allo spostamento del baricentro della contrattazione verso i luoghi di lavoro.
Oltre a questo, si prevede un nuovo pacchetto di tagli alla spesa, a cominciare da una 'spending review' del Fondo unico della Presidenza del consiglio, un'accelerazione delle liberalizzazioni e un piano infrastrutture con una maggiore partecipazione dei capitali privati.
Dal fronte Cgil arriva un richiamo a stabilire con equità le vere priorità del Paese: “Al Governo chiediamo già oggi la patrimoniale sulle grandi ricchezze per riportare l'equità nel Paese”, ha affermato il segretario generale Susanna Camusso alla vigilia del Consiglio dei Ministri. Camusso ha anche sottolineato che "il punto di partenza per fare cassa non possono essere né l'Ici né le pensioni". E' necessario invece, ha detto il segretario generale della Cgil, "tornare finalmente a una seria politica industriale. Servono inoltre il contrasto della precarietà sul lavoro e la tassazione delle transazioni finanziarie". Per la Camusso, inoltre, "Ci sono troppe Opa su questo governo'.
In un'intervista al Corriere della Sera, invece, Raffaele Bonanni chiede “un patto tra governo e parti sociali”, e di preparare “assieme le misure economiche che servono all'Italia'. 'Monti – afferma il segretario generale della Cisl - ha detto che, nel rispetto delle indicazioni dell'Europa, varerà provvedimenti con rigore ed equità. L'unico modo è un patto con le parti sociali, che esercitano rappresentanze reali. Per evitare veti e balletti. Il governo Ciampi prese questa strada, con successo”.
Intanto prova a rimettersi in moto la politica. Silvio Berlusconi rilascia un'intervista al Corriere della Sera in cui apre a qualcosa di “simile all'Ici” e concede all'esecutivo una garanzia di vita fino a fine legislatura. Dal Pd Rosy Bindi ribadisce leale appoggio per un anno e mezzo. Al contrario la Lega, unica forza di opposizione al Governo Monti, torna all'attacco con l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni: “Mi sembra che l'esordio sia per ora solo nuove tasse, aumento dell'Iva di due punti, la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa (un orrore, non so come Pdl possa votare una cosa del genere) la patrimoniale, soprattutto le pensioni. Un modo per fare cassa ora diventa la bandiera del nuovo esecutivo. Se queste sono le misure bisogna fare un'opposizione dura e la Lega si prepara a fare questo contro misure ingiuste”.
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Dopo la sentenza del giudice, l'azienda chiuderà l'Altoforno 2, tutta l'acciaieria numero 1, metà dell'acciaieria numero 2 e altri impianti minori. No di Fiom, Fim e Uil: “Al tavolo con governo e Mittal chiederemo con forza di fare chiarezza”
Carissimo professor Monti se pensa di salvare l'Italia dalla voragine del debito con l'aumento dell'ici, iva ed evasione fiscale le posso dire per certo che è fuori strada. Avanti un altro grazie!!!!!! Troppi ne debbono passare di presidenti del consiglio prima di fargli sbattere la testa veramente!! sulle vere cause della nostra carissima crisi. Fanno finta di non vedere per coprire i loro compari (grandi gruppi, azionisti, banche, ecc.) e le grandi magagne della politica economica estera.
Secondo me Monti non farà una vera e propria riforma delle pensioni.Farà appena qualche correzione minima qua e là, magari spostando al 2012 quota 97 per andare in pensione e là si fermerà.Non farà più niente fino al 2013.Perchè lui si è fatto due conti:Al fine di calcoli elettoralistici se tocca le pensioni fa scoppiare un caos trasversale tra destra (lega che avrebbe al suo fianco anche il Pdl)e sinistra (che provocherebbe la spaccatura del Pd).Monti lascerà al nuovo governo la patata bollente
ma chi deve andare in pensione a febbraio2012 come deve comportarsi deve fare una domanda all'inps o no?
Quando la fiat è in crisi vanno licenziati tutti i dipendenti e dirigenti, la stessa cosa deve accadere per lo stato, gli attori del deficit devono pagare perché sono loro gli artefici. Licenziamenti dei dipendenti pubblici in esubero eliminazione degli enti in'utili, blocco delle tredicesime, altro che ici e iva perchè doddiamo sempre finanziare gli errori di questa gente e i nostri chi li paga?
forse qualcuno si illudeva che caduto berlusconi i conti si sarebbero messi a posto senza nuove tasse.Aspettate gente ancora e' niente.