La reazione Cgil
A rischio il diritto alla salute e sicurezza nel lavoro
27 marzo 2009 ore 15.10
"Il governo svela i contenuti della sua controriforma, dopo mesi di non applicazione, di rinvii, di modifiche e di veri interventi di boicottaggio"

“Con l’approvazione del decreto modificativo del cosiddetto Testo unico su salute e sicurezza il governo svela i contenuti della sua controriforma, dopo mesi di non applicazione, di rinvii, di modifiche e di veri interventi di boicottaggio”. A dirlo è la segretaria confederale della Cgil, Paola Agnello Modica. “Infatti – afferma la dirigente sindacale – con lo schema di decreto approvato in prima lettura dal Cdm, il governo tenta di svuotare il Testo Unico sulla salute e sicurezza. Il testo interviene pesantemente su tutti i capitoli fondamentali a partire dal Titolo primo, che pure era stato lungamente discusso dal precedente governo con tutte le parti sociali, mentre l’attuale esecutivo, benché ripetutamente sollecitato, non ha mai consentito al sindacato e alle Regioni di discutere il testo che oggi ha varato”.
Spiega poi la segretaria della Cgil: “Si riducono drasticamente le responsabilità del datore di lavoro e dei dirigenti, fino ad addossarle al lavoratore. Si interviene su ben due articoli dello Statuto dei Lavoratori, superando il divieto di visita preassuntiva da parte del medico competente (di fiducia del datore di lavoro) e limitando fortemente le Rsu e il sindacato nella contrattazione delle condizioni di lavoro che hanno ripercussioni sulla salute e sicurezza”. A suo giudizio, in sostanza, “le buone prassi e le norme tecniche potranno di fatto sostituire le norme di legge”, mentre “la certificazione della corretta attuazione delle norme (“esimenti” della responsabilità amministrativa delle imprese) può essere esercitata anche dagli Enti bilaterali”.
E ancora: “Si riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, superando la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico competente alle Asl, facendo così anche scomparire di fatto la tutela dalle malattie di origine professionale.Si sposta l’asse dalla rappresentanza dei lavoratori, in particolare delle micro e piccole imprese, verso la bilateralità. Si riducono le tutele per i lavoratori –dipendenti e autonomi- delle imprese in appalto e in sub-appalto.Si riducono fino a dimezzamento le sanzioni, che però vengono aumentate a carico dei lavoratori”.
Per tutte queste ragioni la Cgil ribadisce “il giudizio positivo sul Dlgs 81/08 e la propria contrarietà al suo svuotamento. Per questo promuove iniziative diffuse nel territorio, invitando alla partecipazione lavoratrici, lavoratori e Rls”.
Spiega poi la segretaria della Cgil: “Si riducono drasticamente le responsabilità del datore di lavoro e dei dirigenti, fino ad addossarle al lavoratore. Si interviene su ben due articoli dello Statuto dei Lavoratori, superando il divieto di visita preassuntiva da parte del medico competente (di fiducia del datore di lavoro) e limitando fortemente le Rsu e il sindacato nella contrattazione delle condizioni di lavoro che hanno ripercussioni sulla salute e sicurezza”. A suo giudizio, in sostanza, “le buone prassi e le norme tecniche potranno di fatto sostituire le norme di legge”, mentre “la certificazione della corretta attuazione delle norme (“esimenti” della responsabilità amministrativa delle imprese) può essere esercitata anche dagli Enti bilaterali”.
E ancora: “Si riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, superando la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico competente alle Asl, facendo così anche scomparire di fatto la tutela dalle malattie di origine professionale.Si sposta l’asse dalla rappresentanza dei lavoratori, in particolare delle micro e piccole imprese, verso la bilateralità. Si riducono le tutele per i lavoratori –dipendenti e autonomi- delle imprese in appalto e in sub-appalto.Si riducono fino a dimezzamento le sanzioni, che però vengono aumentate a carico dei lavoratori”.
Per tutte queste ragioni la Cgil ribadisce “il giudizio positivo sul Dlgs 81/08 e la propria contrarietà al suo svuotamento. Per questo promuove iniziative diffuse nel territorio, invitando alla partecipazione lavoratrici, lavoratori e Rls”.
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Sicurezza, attacco al Testo Unico
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Credo che i tempi siano maturi per rilanciare su uno dei punti, a mio avviso, da tempo critici ovvero il ruolo del medico competente. Come sindacato dovremmo impegnarci in tutte le sedi affinchè le competenze che oggi sono affidate al medico competente siano trasferite alla struttura pubblica. Compreso ovviamente l'onere economico.